La proroga della scadenza degli accertamenti sui tributi locali per causa covid al 26/03/2021 è un argomento piuttosto dibattuto negli ambiti tributari. Sono tanti i contribuenti che non riescono a comprendere i particolari di questa proroga e, soprattutto, quali tributi e quali annualità d’imposta riguarda. Ma andiamo con ordine e spieghiamo tutto nei minimi particolari. Partiamo dal particolare che tutti gli accertamenti sui tributi locali hanno una prescrizione quinquennale.
L’unico tributo che fa eccezione è il canone acqua che, per tutti gli avvisi trasmessi dal 1 Gennaio 2020, ha una prescrizione biennale. Però le annualità di acqua precedenti al 2020 (quindi dal 2019 a scendere) sono sempre soggetti alla prescrizione di cinque anni. Cosa significa prescrizione di 5 anni? Significa che l’ente ha 5 anni di tempo per emettere un avviso di pagamento (sollecito, accertamento). Per fare un esempio pratico, l’accertamento IMU 2019 può essere notificato entro il 31 Dicembre 2023.
Una notifica successiva a questo termine fa scattare la prescrizione e cioè l’annullamento del debito da parte del contribuente. Fa eccezione a questo termine l’evenienza che il Comune trasmette alla società di spedizione (per esempio l’ufficio postale) gli avvisi entro il 31 Dicembre (nel caso in esame, 2023). In tal caso, gli avvisi possono anche essere notificati al contribuente anche dopo il 31 Dicembre.
Se, invece, alla notifica provvede il messo notificatore comunale, il termine rimane, perentorio, al 31 Dicembre. Poniamo, adesso, la nostra attenzione sul termine del 26 Marzo 2021. Entro tale scadenza, per effetto della proroga covid 19, possono essere notificati tutti gli avvisi di accertamento (o solleciti) in scadenza il 31 Dicembre 2020. Ma quali tributi (e rispettive annualità) avevano come termine di scadenza prescrizionale 31 Dicembre 2020? Lo vediamo nel paragrafo successivo.

Quali accertamenti tributari avevano come scadenza prescrizionale 31/12/2020?
Sono diversi i tributi la cui scadenza prescrizionale era 31 Dicembre 2020. Si tratta di IMU, Tassa Rifiuti (TARI), TOSAP, Imposta Pubblicità, Canone Acqua, TASI relativi all’anno d’imposta 2015. Inoltre, scadeva il 31 Dicembre 2020 anche l’accertamento IMU e TASI 2014 per omessa denuncia. Questo perché le dichiarazioni di variazione IMU e TASI, per l’anno 2014, dovevano essere fatte entro il 30 Giugno dell’anno successivo, quindi, 2015.
L’art. 1, comma 161, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, dice che gli avvisi di accertamento d’ufficio o in rettifica, devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Pertanto, l’accertamento per omessa denuncia (Tassa Rifiuti (TARI), IMU o TASI), ha sempre un anno di prescrizione in più in quanto la relativa ed eventuale dichiarazione di variazione deve essere essere effettuata entro Giugno dell’anno successivo.
Come spiegato sopra, il termine del 31 Dicembre 2020, la notifica di accertamenti e solleciti, è slittato al 26 Marzo 2021 per effetto del decreto Cura Italia (D.L. 18/2020), il quale, all’art. 68, ha previsto la sospensione dei termini, scadenti dal 8 marzo al 31 maggio 2020, per il versamento di somme derivanti da:
- cartelle di pagamento;
- accertamenti esecutivi;
- accertamenti esecutivi doganali;
- ingiunzioni fiscali degli enti territoriali;
- accertamenti esecutivi degli enti locali.
Di conseguenza, questi 85 giorni di sospensione hanno generato una proroga degli stessi giorni (85) che porta lo slittamento del predetto termine del 31/12/2020 al 26/03/2021. Da un lato gli enti, che hanno anche sofferto, insieme ai cittadini, i problemi derivanti dal corona virus, avranno un più ampio respiro per la notifica degli avvisi. Allo stesso tempo anche i contribuenti avranno più tempo per gestire eventuali accertamenti tributari.
Gli accertamenti sui tributi comunali in scadenza il 31 Dicembre 2021
Per gli accertamenti in scadenza il 31 Dicembre 2020, la cosa sembra piuttosto chiara riguardo la proroga dei termini al 26 Marzo 2021. Nulla, comunque, è ancora definito per tutti quegli atti sui tributi comunali – locali (accertamenti, solleciti) in scadenza il prossimo 31 Dicembre 2021 e nessuna proroga è stata ancora programmata. Sembra evidente che tutto dipenderà dalla situazione pandemica che caratterizzerà l’anno 2021. Un ruolo fondamentale sarà determinato dai vaccini. Infatti, i vaccini potrebbero mettere un freno decisivo alla evoluzione della pandemia.
Pertanto, se la situazione si normalizzerà nel 2021, con ogni probabilità tutti gli accertamenti o solleciti in scadenza il 31 Dicembre 2021 non subiranno proroghe. In tal caso, entro il predetto termine possono essere notificati accertamenti (o solleciti) sui tributi comunali relativi all’anno 2016. Anche in questo caso gli accertamenti per omessa denuncia IMU, TASI o TARI, in scadenza il 31 Dicembre 2021 saranno quelli relativi all’anno d’imposta 2015.
E’, però, ancora presto per capire cosa succederà all’interno del 2020 e se, di fatto, si riuscirà a sconfiggere il covid 19. Bisognerà aspettare ancora diversi mesi per capire quelli che saranno gli andamenti della pandemia. Con ogni probabilità, nel corso dell’estate prossima possiamo tirare le prime somme. La speranza di tutti è che si possa ritornare ad una situazione di normalità sopratutto dal punto di vista della salute pubblica.
Un’altra scadenza sui tributi sottoposta a proroga
Un’altra scadenza sui tributi ha già subito una proroga e sempre per i problemi legati alla pandemia covi 19. Si tratta della proroga sulla terza rata di saldo dell’IMU. Com’è noto i problemi pandemici hanno fatto slittare tutti gli adempimenti comunali in ordine ad approvazione di bilanci e, soprattutto, aliquote e tariffe sui tributi. Ne è conseguito che tanti Comuni non hanno potuto approvare le aliquote IMU entro il 16 Dicembre 2020 (data di scadenza per il saldo).
Di conseguenza, per tutti i Comuni che hanno deliberato un aumento delle aliquote rispetto al 2019, lo stato ha dato la possibilità di pagare il conguaglia sulla differenza entro il 28 Febbraio 2021. In pratica, i contribuenti di quei Comuni che hanno aumentato le aliquote, hanno versato il saldo 2020 con le stesse aliquote del 2019 e verseranno la differenza entro il 28 Febbraio 2021. Tale termine slitterà al giorno successivo (1 Marzo 2021) considerato che il 28 Febbraio cade in giorno festivo. Ma su tale argomento potete leggere un dettagliato articolo del nostro blog sulla seguente pagina: Proroga IMU 2020: il 28 febbraio 2021 terza rata
I suggerimenti di tributicomunali.it
In questo articolo abbiamo trattato l’argomento “Scadenza accertamenti tributi proroga covid 26/03/2021” Scadenza accertamenti tributi proroga covid 26/03/2021. Un articolo che ha chiarito i “come e perché” della proroga sulla scadenza degli accertamenti sui tributi comunali – locali. Qui sotto la redazione di tributicomunali.it vi indica e suggerisce la lettura di altri importanti articoli di estremo interesse. Buona lettura.
- La prescrizione sull’accertamento IMU 2014.
- I termini di scadenza sull’accertamento IMU.
- La cartelle esattoriali sospese fino al 31 dicembre 2020.
- La proroga dell’approvazione delle tariffe TARI e del piano finanziario.
- La prescrizione dei tributi comunali. Fai attenzione per evitare di pagare indebitamente.
- IMU al 50% sul comodato gratuito a figli.
- IMU al 50% sui fabbricati inagibili. Leggi l’articolo.
- Il nuovo canone unico patrimonial approvato con legge n. 160/2019.
accertamento imu anno 2015 ricevuto con raccomandata pec del 16/03/2021.
c’è prescrizione o va pagata?
grazie
Purtroppo, come avrà letto nell’articolo, la proroga covid 19 ha spostato il termine ultimo per la notifica degli accertamenti 2015 al 26/03/2021. Pertanto, la notifica è regolare e non c’è prescrizione. Può solo verificare se quando chiede il Comune è corretto o meno.
Accertamento IMU 2015 RICEVUTO CON RACCOMANDATA IL 01.04.2021 CE PRESCRIZIONE O VA PAGATO?
Il termine ultimo di notifica per l’accertamento IMU 2015 era il 26 Marzo 2021 (vista la proroga covid 19 di cui si fa menzione nell’articolo). Se il Comune ha consegnato la raccomandata alle Poste entro il 26 Marzo 2021, la notifica è valida anche se l’avviso le è stato recapitato giorno 1 Aprile. Pertanto, si accerti sulla data di consegna all’ufficio postale.
Avviso di accertamento TARI 2015 recapitato con raccomandata il giorno 08/04/2021. C’è prescrizione?
Se il plico è stato consegnato alle Poste entro il 26 Marzo 2021, la notifica è regolare. Quindi, verifichi questo. Se la data di consegna è successiva può eccepire la prescrizione.
Grazie per la rapida risposta. Ho potuto verificare che la data di accettazione del plico da parte dell’ufficio postale è il 30/03/2021, quindi “fuori tempo”. Ma data di consegna all’ufficio postale e data di accettazione coincidono? Io penso di sì. In tal caso è più conveniente procedere ad un ricorso in autotutela (senza garanzia di risposta da parte dell’Ente) oppure ad un accertamento con adesione? Preciso che si tratta di un omesso versamento della TARI per l’anno 2015.
Grazie